POLIMERA - 56° città invisibile

biennale di soncino 2017

biennale di soncino 2017


vista dal entrata del castello sforzesco di Soncino, Biennale di Soncino 2017


biennale di soncino 2017


biennale di soncino 2017

biennale di soncino 2017
POLIMERA - 56° città invisibile
COLLABORATION PROJECT • Marialisa Leone
RECYCLING MATERIALS AND TREES
LOCATION • Soncino castle
EXHINITION • IX° BIENNALE DI SONCINO
YEAR • 2017
Special Thanks • UnipolSai Assicurazioni agenzia Soncino, Parco Oglio Nord
DESCIPTION;
La città invisibile numero 56, che anche Calvino avrebbe chiamato Polimera al femminile, come le altre sue 55.
Bella, sembra bella, la guardi, ti sembra di vederla. Le sue trasparenze la rendono indefinita. Luminosa, piena di luccicori che corrono sui fili di una seta che imita le cromie dell'arcobaleno.
La sua bellezza è nell'apparenza. Polimera è plastica. E prima era una enorme matassa abbandonata, trovata negli scarti della campagna. Un rifiuto.
Lavorati filo per filo in una tessitura minuziosa, i cilindri diventano palazzi, edifici di una città sospesa.
Nella città si entra da quattro porte, e le vie portano in un centro. Il cielo si apre su una piazza rotonda.
Lì ci si può sedere e incantare. Il centro è un grande tappeto di tessuto naturale, intrecci di vegetale che stanno sdraiati dentro il perimetro disegnato dalle 40 giovani querce in vaso. Il centro è l'embrione di un parco, il punto vitale, e solo lì, in quel punto equidistante da tutto si comprende la vera natura di Polimera.